Dimissioni Casini, le reazioni della politica e delle associazioni

SULMONA – Nel day after delle dimissioni fioccano le reazioni politiche e non. 

I Socialisti.

LA “CHIRURGA” SUL TESTO CHE SCOTTA.

“L’azione della amministrazione comunale sino ad ora non ha meritato medaglie. 

Ma tra il “fare male” e il “mollare la barca” non c’è differenza perchè meriterebbe di essere esplorata pure la terza opzione che è il “provare a fare meglio”. 

Sulmona ha problemi grossi irrisolti, quali la perdita dei presidi istituzionali o l’arrivo di insediamenti dannosi e pericolosi, che, sommati ai tanti altri sul tappeto, meriterebbero una azione incisiva di rilancio che provi a riportarla al ruolo che ha esercitato negli anni 80 quando è stata, quasi, la capitale politica dell’Abruzzo.

Abbandonare la guida amministrativa della città, affidarsi a 9 o 10 mesi di guida commissariale, ora che ci troviamo di fronte al cambio della guida politica della nazione e ci avviciniamo al cambio della guida politica della regione, è totalmente sbagliato. 

È come abbandonare la sala operatoria mentre il paziente è ancora a torace aperto.

E se la “chirurga” dovrebbe evitare comportamenti da “donna sull’orlo di una crisi di nervi” o da “gatta sul tetto che scotta” il resto della equipe operatoria dovrebbe pensare meno alle proprie ferie o al prossimo cambio di turno e più al paziente. 

Ma forse i motivi delle fibrillazioni della maggioranza che hanno portato alla crisi sono gli appetiti da “consiglio regionale”. E allora è il caso di avvisare qualche “pischello” e anche qualche “meno pischello” interessati al “prodotto” che se, come è certo, si confermano le previsioni, alle prossime regionali, il centro sinistra sarà molto lontano dai primi e quindi raccoglierà 4 o 5 seggi, poco più di 1 a provincia. 

Quindi, salvo, azzardati e sputtananti, salti della quaglia non c’è trippa per gatti. Poco per sognare.

Nulla da promettere”.

Massimo Carugno

della Segreteria Nasionale del PSI.

I 5 Stelle. 

“DIMISSIONI DI OGNI ORDINE E GRADO.

Basta così, non ce l’ha fatta Annamaria Casini a tenere le redini del gioco; un gioco che le si è rotto tra le mani facendosi sfuggire nel tempo alcuni pezzi della maggioranza. Tempo, in realtà, non troppo lungo.

E così pare di avere un déjà-vu, qualcosa di già visto.

E le coincidenze? Qualcuno preferisce lasciarle al caso, ma in questo caso sembra che esista un filo conduttore chiaro e lineare tra le dimissioni del sindaco Casini e quelle, da poco annunciate, di Luciano D’Alfonso, senatore incompatibile con la carica di Presidente di Regione che ha scelto di deludere l’elettorato abruzzese in cambio di una comoda e vellutata poltrona rossa a Palazzo Madama.

Siamo in una nuova fase di “reset”, quella fase che preannuncia la formazione di formicai di liste civiche elettorali, ricchi di formichine laboriose e fedeli alla propria regina, e non essere complici inconsapevoli di un gioco perverso di riempi-liste che assicurerebbero pacchetti di voti da parte di fratelli, cugini, amici e compari…

Invitiamo i cittadini tutti a tenere le antenne dritte per non cadere nella solita trappola del passaggio del testimone tra i soliti noti come avviene ormai da anni. Abbiamo oggi un territorio sotto più aspetti declassato da questo sistema, è arrivato il momento di cambiare le cose…”

Capaldo – Licheri (SI) “Dimissioni Casini: non c’è due senza tre?”

“Due anni di inconcludente servilismo politico della Casini con tempi e contenuti dettati dalla longa manus dell’ex assessore Gerosolimo, Inconcludente anch’egli a livello regionale per le deleghe ricoperte su lavoro ed aree interne.

Ad oggi la città è allo sbando senza un progetto e asservita ai giochi di potere dell’ex presidente D’Alfonso.

Esclusi dalle provvidenze del Masterplan, declassati nella Sanità, senza concludere nulla con la sicurezza nelle scuole, la bretella ferroviaria che marginalizza il nodo della stazione di Sulmona, la gestione, o meglio l’assenza nell’incendio del Morrone, la chiusura delle scuole con i ragazzi nei container. una Città mortificata ed allo sbando. Ridicolo rivendicare una azione risolutiva e positiva sulla Centrale Snam per la quale si è fatto il gioco delle parti in commedia tra L’Aquila e Sulmona, azione tardiva dopo le dimissioni farsa per poter giustificare le incongruenze e le incoerenze di Regione e Comune. 

Questo il risultato di due anni di gestione fallimentare, pedina usata per favorire gli amici negli Enti e nelle Istituzioni, insomma politiche vetero democristiane per le quali la Sindaca ha solo dovuto obbedire alle volontà del vero deus ex machina di questa amministrazione. 

Un sussulto di dignità quest’ultimo atto? Oppure l’ennesima brutta sceneggiata?

Temiamo che, ancora una volta, tutta questa vicenda sia teleguidata verso una soluzione confacente alle finalità politiche che vedremo a breve con le regionali. Ci chiediamo visti i precedenti se non si risolva come l’ultima volta, certo almeno per qualche giorno torneremo a respirare,  ma il futuro prossimo dipende anche da noi, dal campo dell’alternativa che sapremo mettere al servizio della Città insieme a tante e tanti che vorranno costruirlo con noi”.

Domenico Capaldo – Segretario Circolo Sulmona Si

Daniele Licheri – Segreatario Regionale Si Abruzzo

LA CONFESERCENTI SULLE DIMISSIONI DEL SINDACO DI SULMONA.

CON I COMMISSARIAMENTI NON SI RISOLVONO I PROBLEMI, MA SI ACCENTUANO.

UN APPELLO ALLE FORZE SANE DEL TERRITORIO PER OFFRIRE RISPOSTE CONCRETE ED EFFICACI A TUTTE LE CRITICITÀ DELLA CITTÀ.

 

“Le dimissioni del Sindaco Annamaria Casini confermano il disagio che la Città di Sulmona sta vivendo.

Per la Confesercenti, non c’è da gioire quando un Sindaco si dimette, anzi; preoccupa il fatto che per l’ennesima volta si è costretti ad assistere alla disgregazione politica in un ambito in cui i giovani, le famiglie e le imprese gradirebbero una visione amministrativa illuminata e un’azione programmatica incisiva che vada oltre il livello locale.

Le dimissioni di un primo cittadino democraticamente eletto e sostenuto da un’aggregazione elettorale vincente, scaricano le responsabilità direttamente sui cittadini dovute a contingenze storiche e a scelte che condizionano l’intera tessitura sociale del territorio e fanno venire meno le certezze di un mondo a portata di mano.

La Confesercenti sostiene che con i commissariamenti non si risolvono i problemi di una Città che vorrebbe crescere e modificarsi al fine di implementare l’economia locale. Questo è stato dimostrato dalle innumerevoli occasioni, ormai storia, che hanno definito Sulmona “la Città più commissariata d’Italia”.

Intanto i problemi restano: la ricostruzione che non parte, le scuole che continuano ad essere chiuse, la disoccupazione giovanile che aumenta, il territorio che si spopola, le imprese che chiudono, i negozi che scompaiono, il turismo che non decolla.

È arrivato davvero il momento di pensare al futuro di Sulmona restituendo la speranza a tutti i cittadini per un futuro migliore e un’Amministrazione che, finalmente, possa durare un’intera legislatura.

La Confesercenti intende lanciare un appello a tutte le forze vive della Città, alle realtà civiche del territorio e ai rappresentanti delle categorie, delle professioni, dei sindacati, al mondo economico, imprenditoriale, culturale e sociale nel suo complesso, affinché ciascuno si assuma le proprie responsabilità in funzione della ricostruzione di un percorso politico che possa condurre Sulmona fuori dal contesto di crisi permanente, verso un futuro rassicurante che merita un programma di azione condiviso e valido, in grado di offrire risposte concrete ed efficaci a tutte le criticità della Città”.

Dimissioni sindaco Casini, CasaPound Italia: “Ora sia coerente e non le ritiri”

“Dopo aver tirato a campare per due anni, il Sindaco Casini ha preso la scelta logica e doverosa di staccare la spina a questa amministrazione comunale. Una scelta evidentemente maturata per sfinimento, visto che la crisi politica in maggioranza si trascinava avanti ormai da mesi”. Così Giovanni Bartolomucci, responsabile sulmonese da CasaPound Italia, sulle dimissioni formalizzate oggi da Sindaco di Sulmona Annamaria Casini.

“Da parte nostra – prosegue Bartolomucci – abbiamo un’unica richiesta: che il Sindaco con un atto di coerenza prosegue diritta sulla strada delle dimissioni, senza ritirarle, per permettere così il ritorno al voto. Quanto al giudizio su questa amministrazione, riteniamo che ad esprimerlo sia il continuo flusso di sulmonesi che in questo anno sono emigrati altrove per mancanza di prospettive nella propria terra”.

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